Sempre più spesso i cloud storage entrano a far parte della nostra vita quotidiana, sia per conservare foto e documenti personali che per esigenze lavorative. In questo articolo vi spiego come risolvere un noto bug di OneDrive che impedisce l’accesso alle cartelle condivise tramite il client Windows, e come utilizzare rclone per montare il vostro servizio cloud come se fosse un disco fisico.
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Il Problema di OneDrive
Molti utenti hanno riscontrato che le cartelle condivise con il proprio account OneDrive appaiono improvvisamente come dei link, rendendo impossibile l’accesso tramite il classico client Windows. Questo bug, segnalato da mesi e noto da tempo, sta colpendo sempre più account, causando notevoli disagi.
La Soluzione: Utilizzare rclone
Rclone è un potente strumento open source a linea di comando che permette di montare vari servizi di cloud storage (come OneDrive, Google Drive e molti altri) direttamente su Windows, facendoli apparire come dischi locali. Questo approccio non solo risolve il problema delle cartelle condivise, ma offre anche la possibilità di gestire più account simultaneamente.
Vantaggi
Accesso continuo: Montando il cloud storage con rclone, si bypassano le limitazioni del client OneDrive.
Automazione: È possibile creare script per automatizzare il montaggio ad ogni avvio del sistema.
Flessibilità: Si possono gestire diversi provider e configurazioni personalizzate.
Interfaccia Grafica
Per chi non è pratico della linea di comando, esiste un’interfaccia grafica molto intuitiva che semplifica l’intero processo di configurazione e montaggio. Questa interfaccia rende l’utilizzo di rclone ancora più accessibile a tutti.
Procedura Passo-Passo
1. Download
Visitate la pagina ufficiale di rclone e scegliete la versione compatibile con il vostro sistema (Intel M64 bit o ARM 64 bit).
Visitate la pagina download di WinFSP, questo strumento è indispensabile per abilitare il montaggio dei percorsi cloud su Windows.
2. Installazione
Avviate l’installer di WinFSP e seguite la procedura guidata.
Selezionate il componente core e completate l’installazione, assicurandovi di consentire all’applicazione di modificare il sistema.
3. Configurazione
Estrazione: Estraete l’eseguibile di rclone e posizionatelo in un percorso semplice, ad esempio sul disco C: o all’interno della vostra cartella utente.
Avvio dell’interfaccia grafica: Aprite il prompt dei comandi, navigate nella cartella dove è presente rclone.exe e lanciate il comando: rclone rcd --rc-web-gui
Configurazione: Utilizzate l’interfaccia per creare una nuova configurazione per OneDrive (o il vostro provider di cloud storage). Dovrete selezionare la voce Configs dal menù a sinistra, cliccare su Create new Config, fornire un nome alla vostra configurazione e selezionare il vostro provider. Normalmente le impostazioni fornite non devono essere modificate, dovrete solo seguire il processo di login tramite browser e autorizzare l’accesso al vostro account Microsoft, Google o del vostro provider.
4. Montare OneDrive come Disco Locale
Accedete alla sezione mount dal menù a sinistra.
Selezionate la configurazione di OneDrive e scegliete una lettera di unità libera (ad esempio, la O:).
Personalizzate le opzioni, come ad esempio impostare cache mode in modalità full per velocizzare la navigazione (attenzione però all’occupazione di spazio sul disco).
5. Creare un File Batch per l’Avvio Automatico
Per mantenere il montaggio attivo anche dopo il riavvio del computer, aprite la finestra Esegui di Windows, potrete farlo tramite la scorciatoia Win+R oppure tramite il menù contestuale di start e selezionando Esegui. Nella finestra comparsa digitate: shell:startup
All’interno della cartella di Esecuzione automatica, create un nuovo documento di testo.
All’interno del documento creato inserite il comando necessario per montare OneDrive automaticamente, ad esempio: C:\rclone\rclone.exe mount OneDrive: O: --vfs-cache-mode full --no-console. Il comando è composto come segue:
Percorso dell’eseguibile di rclone: C:\rclone\rclone.exe
Comando mount
Nome della configurazione creata seguita dai due punti OneDrive:
Lettera di unità che si vuole usare per associare il cloud storage, ad esempio O:
Impostare la modalità di cache --vfs-cache-mode full
Fare in modo che il prompt dei comandi non resti aperto quando si avvia Windows con il parametro --no-console
Salvate il file e modificate l’estensione da .txt a .bat
Verificate il funzionamento riavviando il computer.
Nel caso che quando avviate Windows vi rimane la finestra del terminale aperta, ma ridotta a icona, dovrete modificare un’impostazione in Windows.
Aprite le impostazioni di Windows
Andate nel menù Sistema > Per sviluppatori
Nell’impostazione Terminale modificate l’opzione in Windows Console Host
Utilizzando rclone in combinazione con WinFSP, è possibile superare il problema delle cartelle condivise non accessibili tramite il client OneDrive, ottenendo un montaggio efficace e flessibile del cloud storage su Windows. Questo strumento open source offre numerose potenzialità: dalla sincronizzazione dei file all’automazione dei backup, fino alla gestione di più account contemporaneamente.
Se siete alla ricerca di un metodo efficace per clonare la vostra installazione di Windows, questo articolo dedicato a DiskGenius potrebbe rivelarsi una risorsa indispensabile!
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